Al primo anno si salgono i primi gradini verso il successo formativo.
In base a ciò che farai in questo anno, o che non farai, gli anni successivi potranno apparirti più semplici o molto più difficili.
Quindi, questa prima parte è pensata per indicarti alcune cose che possono aiutarti a fare bene. Lo scopo è aiutarti a superare agilmente i primi scalini che la scuola ti propone, per arrivare sempre più in alto!
Per aiutarti, ti vengono proposti quattro argomenti che dovresti conoscere per saperti orientare.
- A cosa serve la scuola secondaria di primo grado (la scuola media)?
- Quali sono le difficoltà del primo anno?
- Su cosa devi concentrarti per affrontare bene il primo anno?
- Cosa puoi fare in caso di difficoltà?
A COSA SERVE LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO?
Questa è una domanda che in genere si fanno un po’ tutti gli studenti e le studentesse quando arrivano ad un buon grado di maturità.
La risposta più breve che puoi ricevere è che serve per aiutarti a crescere bene e per guidarti a compiere i primi passi verso la realizzazione del tuo futuro. Ovviamente, quello che conterà di più non sono le conoscenze apprese ma la capacità che le conoscenze ti daranno per poterti adattare meglio al futuro. I singoli argomenti, quindi, non sono importanti per quello che ti insegnano ma per quello che ti consentiranno di imparare attraverso il lavoro che farai per comprenderli.
Durante i tre anni di studio che ti aspettano, giorno dopo giorno, ti capiteranno almeno 5 cose importanti:
- crescerai fisicamente;
- svilupperai la tua intelligenza e le tue conoscenze;
- scoprirai nuove emozioni ed imparerai a conoscerti meglio;
- imparerai ad immaginare il tuo futuro, per cominciare a costruirlo;
- diventerai una persona con maggiori competenze nello studio.
Tutto quello che farai a scuola sarà utile per aiutarti in questi aspetti, in modo che tu possa arrivare nel miglior modo possibile alla fine dei tre anni. Questi anni si concluderanno con 2 avvenimenti importanti che avverranno nel corso della terza classe:
- la scelta della Scuola secondaria di secondo grado che frequenterai (al primo quadrimestre);
- l’esame di Stato di terza, dove dovrai affrontare tutte le materie collegandole tra loro (alla fine del secondo quadrimestre).
QUALI SONO LE DIFFICOLTÀ PRINCIPALI DEL PRIMO ANNO?
Al primo anno le difficoltà della scuola secondaria di primo grado sono poche ma importanti: le difficoltà di orientamento e le difficoltà di studio.
Le difficoltà orientamento sono quelle che potresti incontrare nei seguenti compiti che affronterai:
- IMPARARE A CAPIRE COME FUNZIONA IL NUOVO AMBIENTE SCOLASTICO (dopo cinque anni passati in una stessa scuola, può mancare l’allenamento per adattarsi a nuovi ambienti).
- IMPARARE A SOCIALIZZARE BENE CON I NUOVI COMPAGNI E COMPAGNE, perché all’inizio si è tutti piuttosto timidi.
- IMPARARE A RAPPORTARTI CON I NUOVI INSEGNANTI, conoscendoli e facendoti conoscere.
Queste difficoltà sono comuni un po’ a tutti, perché si hanno nuovi compagni e compagne di classe, nuovi insegnanti, nuove materie, una nova classe e si deve imparare a gestire tutte queste novità.
È naturale, quindi, che tu possa sentire un po’ di disorientamento, oltre che avere curiosità.
Le difficoltà di studio, invece, sono quelle che potresti incontrare durante le attività che devi sostenere nel tuo apprendimento:
- IMPARARE AD ORGANIZZARTI e segnare i compiti per tutte le materie (che sono di più rispetto alla scuola primaria).
- IMPARARE A STUDIARE incominciando a costruirti metodi di studio che, partendo dalle tue caratteristiche, ti aiutino ad approfondire ed affrontare gli argomenti al meglio. Si parla di metodi di studio perché ogni materia ti può richiedere un approccio diverso.
- IMPARARE A GESTIRE LE NUOVE MODALITÀ DI INSEGNAMENTO che, rispetto alle scuole primarie, sono meno giocose e più impegnative.
Le cose che studierai al primo anno, comunque, non saranno troppo difficili.
Molte lezioni si ricollegheranno a ciò che hai già studiato nelle scuole primarie. In questo modo, avrai la possibilità di concentrarti sulla ricerca e costruzione dei tuoi metodi di studio ottimali. I metodi di studio ottimali sono quelli che ti consentiranno di ottenere buoni/ottimi risultati nelle varie materie, dedicando allo studio un tempo ragionevole (un’ora e mezza/due ore circa al giorno).
SU COSA DEVI CONCENTRARTI PER AFFRONTARE BENE IL PRIMO ANNO?
Concentrati su poche cose perché queste sono utili ma anche molto complicate: leggere per comprendere, costruirti buoni metodi di studio e imparare ad organizzarti. Queste cose ti richiederanno parecchio tempo (almeno tutto il primo quadrimestre ed un perfezionamento costante durante tutti e tre gli anni).
1. IMPARA A LEGGERE PER COMPRENDERE. Dedica tempo a comprendere le cose che possono sembrarti difficili ed i concetti nuovi. Non avere fretta di finire tutto e subito. Ricorda che lo studio non si conclude quando hai finito di leggere. Lo studio si conclude quando hai finito di comprendere e sei in grado di spiegare ciò che hai studiato. Nel far questo ti puoi aiutare anche con i dizionari, cartacei o online, e i numerosi schemi che puoi trovare in internet (a patto che tu non ti distragga con altre cose! ?).
2. IMPARA A COSTRUIRTI BUONI METODI DI STUDIO. La maggior parte degli studenti arriva in prima con un metodo di studio unico che usa per tutte le materie. Oppure, molti arrivano con vari metodi di studio che vanno migliorati, perché adatti al tipo di scuola passata.
Tra i metodi di studio più scorretti ci sono quelli descritti sotto:
- Leggere le parti da studiare per paragrafi (ad esempio fare un paragrafo e poi ripeterlo, andando avanti così fino alla fine, pezzo dopo pezzo). Alcuni concludono lo studio ripetendo tutto dall’inizio alla fine, spesso ad un genitore.
- Leggere e ripetere a memoria anche quello che non si comprende.
- Studiare le materie tutte allo stesso modo.
Se anche tu studi così, incomincia a cambiare le tue abitudini, perché questi modi di fare sono poco utili.
Alle interrogazioni o ai compiti, infatti, non ti verrà richiesto solo di ripetere dall’inizio alla fine un argomento.
Ti verrà chiesto di spiegare un argomento a parole tue, sapendo argomentarlo dall’inizio alla fine ma anche procedendo “a salti” (abituandoti a passare rapidamente da una parte all’altra del discorso) o “per collegamenti” (ad esempio partendo dalla fine, poi cercando di spiegare ciò che è venuto prima, facendo anche collegamenti con argomenti più vecchi o con fatti che puoi conoscere).
Se non ti allenerai per imparare a gestire gli argomenti ed i concetti in maniera flessibile (“a salti” ed “per collegamenti”) ti troverai in difficoltà. Questo avverrà perché la tua memoria funziona in base a come la alleni. Se la alleni per ricordare racconti che vanno dall’inizio alla fine, quando dovrai ricordare una cosa la tua memoria ti costringerà a comportarti come la hai abituata: ripetere mentalmente le informazioni dall’inizio alla fine. Questo ti farà perdere troppo tempo e aumenterà le possibilità di sbagliare.
Inoltre, ricorda che le varie materie vanno affrontate con approcci di studio diversi perché sono diverse e richiedono compiti diversi. Quindi dovrai spendere un po’ di tempo per capire cosa funziona meglio per ogni singola materia, in base alle tua capacità e possibilità. In ambito scientifico, infatti, si dice che ogni studente ha il suo stile di apprendimento: le sue buone caratteristiche che deve imparare a sfruttare al meglio negli studi.
3. IMPARA AD ORGANIZZARTI. Segna bene i compiti e le indicazioni che ti verranno date dagli Insegnanti sul diario e impara a gestire la tua settimana in modo da lavorare costantemente ed evitare di trovarti ad avere giornate troppo vuote e giornate troppo piene rispetto allo studio.
Le giornate troppo vuote, infatti, ti fanno perdere l’allenamento allo studio.
Le giornate troppo piene, invece, ti sovraccaricano: generano affaticamento e non ti consentono di imparare bene quello che vorresti imparare.
Ricorda che se non riesci a segnare tutto sul diario o sul tablet, puoi sempre controllare il registro/diario di classe, dove viene segnato tutto. Potrai quindi recuperare le informazioni che ti sono sfuggite (es. compiti assegnati, date delle verifiche scritte, ecc.).
COSA PUOI FARE IN CASO DI DIFFICOLTÀ?
La cosa migliore è CHIEDERE AIUTO SUBITO. Non aspettare che le difficoltà crescano ed aumentino.
Segnala subito agli insegnanti le tue difficoltà, perché il loro compito è anche quello di aiutarti a superarle. Ricorda che se gli insegnanti non sanno che ti senti in difficoltà non possono aiutarti. Inoltre, quando le difficoltà diventano molto evidenti potresti già aver accumulato troppi problemi.
Segnala le tue difficoltà anche a casa, perché parlarne fa sempre bene e spesso aiuta a risolvere i problemi. Anche in famiglia, infatti, chi vive con te non può aiutarti se non sa che hai un problema.
Se puoi, inoltre, cerca di organizzarti con i tuoi compagni e compagne di classe, per scambiarti con loro appunti, schemi, riassunti e quant’altro sia utile per lo studio. Fai anche affidamento al materiale digitale collegato ai tuoi libri. Registrandoti al sito che è indicato nei tuoi libri, usando il codice assegnato, puoi usare materiale utile per comprendere meglio, ripassare, ricordare o esercitarti con delle verifiche.
Volendo, puoi anche organizzarti per ripassare insieme a loro (è meglio non studiare insieme, per non distrarsi a vicenda. In un primo momento è utile lavorare ognuno per conto proprio e poi ripetere insieme, interrogandosi a turno o lavorando insieme).
Infine, ricorda che la tua scuola potrebbe avere anche uno psicologo. Con questo professionista puoi discutere anche le questioni tecniche legate al metodo di studio o altre difficoltà di apprendimento che non ti consentono di ottenere buoni risultati scolastici.
Un caro saluto.
Cristian Pagliariccio 🙂