L’orientamento riguarda le scelte che fai ogni giorno. Tali scelte ti aiutano a diventare la persona che sei e che sarai: più felice o più triste, più in forma o meno in forma; più capace o meno capace, più o meno capace di amare, ecc.
Il tuo benessere e la tua salute dipendono anche dal tuo orientamento.
Quando l’orientamento si collega con la scuola, diventa un lavoro di orientamento scolastico.
Attraverso questa pagina puoi trovare alcune riflessioni per fare in modo che l’orientamento scolastico faccia bene alla tua vita. Inoltre, se sei uno studente o una studentessa, troverai alcune risorse per orientarti. Se sei un genitore o insegni, invece, troverai risorse per aiutare studenti e studentesse.
Cosa significa orientarsi a scuola?
Orientarsi a scuola significa trovare soluzioni per fare in modo che la tua vita prosperi e si arricchisca di esperienze che ti aiutano a diventare una persona adulta felice.
Prima di tutto, quindi, l’orientamento scolastico ti richiede di capire che cosa ha valore per te. Ad esempio, per molte persone ciò che vale sono i soldi, per altre l’affetto, per altre la possibilità di dimostrare la propria intelligenza, per altre ancora la propria libertà, per alre prendersi cura di chi si ama, ecc. Spesso c’è un mix di elementi importanti, non solo uno.
Mentre provi a capire cos’è che alimenta veramente la tua felicità, l’orientamento ti richiede di risolvere problemi, fare scelte e imparare, anche dagli errori. Un passo alla volta, quindi, l’orientamento ti richiede di diventare una persona capace di costruire la tua felicità, il più possibile in autonomia.
Come si fa l’orientamento?
L’oridentamento si fa in tre modi: scoprendo, pensando, scegliendo.
Tutti e tre i modi sono necessari e importanti.
L’orientamento che si fa SCOPRENDO
Per orientarti scoprendo, devi fare esperienze dirette e indirette.
Le esperienze dirette sono quelle che fai. Solo facendo esperienze puoi capire se una cosa ti piace o no. Se si tratta di esperienze che non sono pericolose per te o per altre persone, fanne il più possibile, anche se all’inizio ti senti in imbarazzo.
Le esperienze indirette sono quelle che osservi dalle altre persone. Devi provare a capire che effetto ti farebbero se tu fossi al posto loro. Soprattutto per le esperienze che portano all’infelicità, non è necessario sperimentarle e distruggersi la vita per capire che non fanno al caso tuo.
L’orientamento che si fa PENSANDO
Per orientarti pensando devi inventare o scoprire domande. Poi, devi trovare risposte che vanno bene per te. Le persone proveranno a darti consigli. Ovviemente considerali. Tuttavia, alla fine, prova a capire cosa funaziona per te (non per le altre persone), perchè la vita è la tua. Sotto, per aiutarti, trovi alcuni tipi di domande.
- Domande che riguardano dove sei. Sono tutte le domande che fanno riferimento alle tue capacità, a ciò che sai fare, a ciò che hai imparato, a quello che apprezzi o che odi.
- Cosa ha valore per me?
- Cosa voglio?
- Cosa so fare? Quanto lo so fare bene?
- Cosa sono disponibile a sopportare?
- Cosa non voglio più accettare?
- ecc.
- Domande che riguardano i tuoi bisogni. Possono riguardare diverse cose positive o negative. Ad esempio, possono esserci domande che riguardano problemi da superare, da accettare o da eliminare. Oppure, ci possono essere domande che riguardano gioie e sogni da inseguire, o passioni da coltivare.
- Cosa mi fa soffrire?
- Cosa mi rende felice?
- Cosa mi fa piacere?
- Cosa mi fa sentire una persona realizzata?
- Ecc.
- Domande che riguardano come fare per rispondere ai tuoi bisogni.
- Come essere più felice?
- Come essere meno triste?
- Come aiutare le persone che amo?
- Come ottengo ciò che voglio?
- Cosa mi protegge?
- Cosa voglio/posso imparare?
- Come ottengo ciò che voglio?
- Chi mi potrebbe aiutare?
- Con chi potrei allearmi o collaborare?
- Ecc.
- Domande che riguardano la scuola.
- Come posso far tesoro di ciò che la scuola mi offre?
- Come posso superare gli ostacoli che penalizzano il modo in cui apprendo?
- Come posso realizzare i miei sogni sfruttando le conoscenze e le competenze che la scuola insegna?
- Come posso imparare a scegliere il percorso di studi che può aiutarmi a provare soddisfazione?
- Ecc.
Si tratta di domande importanti. Possono avere tante risposte giuste.
L’orientamento che si fa SCEGLIENDO
Questa e la parte più difficile dell’orientamento. Ogni scelta, infatti, comporta sempre che ottieni qualcosa e rinunci a qualcos’altro.
Spesso è difficile scegliere perché le scelte che funzionano meglio sono quelle che ti fanno conquistare qualcosa dopo molto lavoro e, spesso, costano fatica.
In questo caso ci sono alcune domande da considerare per scegliere bene.
- Cosa voglio?
- Quanto ciò che voglio ora mi sarà utile oggi?
- Quanto ciò che voglio ora mi sarà utile nei prossimi giorni?
- Quanto ciò che voglio ora mi sarà utile nei prossimi mesi?
- Quanto ciò che voglio ora mi sarà utile nei prossimi anni (ad esempio nei prossimi 5 anni, 10 anni, ecc.).
La scelta che farai sarà una risposta che prova a mettere d’accordo ciò che vuoi con ciò che ti conviene.
Si tratta di scelte che riguardano se e quanto studiare, a quali problemi dare maggiore attenzione, quanto collaborare con compagni e compagne di scuola, quale scuola frequentare, ecc.
Quali risorse posso considerare per l’orientamento?
Se vuoi conoscere un po’ di più sull’orientamento, ti segnalo alcuni articoli che ho scritto. Li trovi seguendo questo link.
La speranza è che possano offrirti strumenti utili per realizzare bene un’attività che farai lungo tutto l’arco della tua vita e ti servirà per affrontare al meglio tantissime esperienze (il lavoro, l’amore, l’organizzazione di un evento, ecc.).
Inoltre, attraverso questo link, puoi considerare un’intervista che mi è stata fatta dalla rivista “Sanità informazione”.
Attraverso questo link, invece, trovi la pagina messa a disposizione dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Infine, attraverso questo link, puoi considerare l’intervista che mi è stata fatta dall’emittente Cusano Italia Tv, all’interno del programma “Ippocrate”.